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martedì 26 luglio 2011

Rotolo al limone e festa d'estate

Per 18 anni ho lavorato come segretaria presso uno studio di commercialisti nella mia bella, bellissima Bologna.
Per chi non lo sapesse dal commercialista, oltre che a tante altre cose, nel periodo da maggio a luglio si fanno montagne, Pirenei, Alpi, Himalaya di dichiarazioni dei redditi e bilanci. 
Così tanto lavoro tutto concentrato in poco tempo che dopo hai bisogno di un anno di riposo per rimettere a posto il cervello.
Il mio, di cervello, oramai è andato, chi è rimasto, ha la guscia dura e continua oramai da 25 anni (forse di più?) a fare quel che fa, anno dopo anno, con impegno e determinazione sempre crescente.
Siccome il periodo è lungo e faticoso, è uso del nostro "capo" che qui chiamerò per la privacy "Dottore", portare tutti, dipendenti, professionisti, collaboratori (interni ed esterni), a mangiare fuori.
Un po' per premio per il buon lavoro svolto, un po' per salutarsi prima delle meritate ferie.
Quattro o cinque volte (non ricordo bene) ci ha portati, con un pulmino, all'isola dell'Elba.
Erano gite di un giorno, magari un po' faticose, però ho bellissimi ricordi. 
Il traghetto, il mare, le varie spiaggiette che il Dottore ci ha fatto conoscere, i negozietti e i paesini, il sole e la stanchezza, le risate e la piacevole compagnia.
Quest'anno la cena si è svolta nella casa in collina di Lidia, mamma del mio compagno, che insieme al Dottore e alla Desy sono i fondatori dello studio.
In cucina due donne sole al comando: io e Lidia.
Io mi sono occupata degli antipasti, delle tagliatelle e dei dolci.
Lidia si è presa in carico il sugo per le tagliatelle, le carni e i contorni.
La festa è riuscita alla grande, almeno penso.
Vi lascio con la ricetta del rotolo al limone e una carrellata di foto fatta ieri sera.

Ingredienti:
per la pasta
4 uova
4 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di farina
1 cucchiaio lievito
per la crema
1 uovo
1 limone
5 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di maizena

Preparazione
Per la crema:
montate l'uovo con lo zucchero, unite la Maizena, la scorza grattugiata del limone, il succo e un bicchiere di acqua fredda. 
Cuocete la crema fino a che si sarà ispessita.
Per la pasta:
Montante a neve gli albumi poi unite i tuorli.
Incorporate lo zucchero, la farina e un cucchiaino di lievito.
Versate il composto in una larga teglia rettangolare imburrata e cuocere in forno a 180° per circa 15 minuti.
Rovesciate il dolce su un canovaccio, spalmatelo con la crema poi arrotolate strettamente e tenete in frigo. 
Tagliate a fette prima di servire.









martedì 7 dicembre 2010

Spaghetti con il tonno di Francesco

Con questa ricetta, inauguro l'angolo degli ex colleghi.
Anni fa, come regalino di Natale, ho pensato di raccogliere le ricette preferite dei miei colleghi, le ho trascritte e stampate formando un ricettario che ho poi distribuito a tutti.  
Naturalmente, volevo che fosse una sorpresa e quindi, per non rivelare i miei intenti, le ho estorte con l'inganno inventando le scuse più assurde. 
Mi sono perciò ritrovata una decina di foglietti scribacchiati in fretta o fotocopie di foglietti macchiati di sugo o di olio.
Giorni fa cercavo nel mio ricettario, grosso quando un volume della Treccani, la ricetta della crescente e sono inciampata (o come si dice a Bologna, scapuzzata) nelle ricette "originali" che mi avevano dato i miei colleghi. 
Così mi sono detta, perchè no, quasi quasi le faccio!
Et voilà! La prima ricetta è quella di Francesco, che, hai tempi in cui me l'ha passata, lavorava molto ed era single... 
La riporto così come me l'ha scritta lui di suo pugno.

Per fare questa ricetta l'ingrediente principale è: arrivare a casa tardi la sera e avere molta fame!
Il resto è questo: ci vuole della cipolla, meglio se quella dorata, della passata di pomodoro e un po' di concentrato, un po' di vino bianco e volendo anche del tonno (la marca non importa, basta che sia morto e cotto).
Si prende la cipolla, si fa in quattro e poi si taglia sottile. Si mette in padella ma prima di soffrigerla con l'olio io la faccio cuocere un po' in acqua, finché non diventa un po' molla e si controlla a vista.
Poi, quando è cotta e tenera ci metto l'olio e anche un po' di vino bianco perché, non so se ci vuole, ma a me piace così.
Quando si è imbiondita al punto giusto ci metto prima un po' di concentrato di pomodoro, stemperandolo, poi ci metto la passata e lascio cuocere finché non si amalgama un po'.
Da ultimo ci caccio dentro il tonno e poi andrebbe lasciato sul fuoco basso a cuocere e insaporirsi, assaggiando e correggendo a piacimento con pepe, sale, peperoncino o quello che a uno gli va; io però a quel punto ho una fame che non ci vedo più e ho la pasta già cotta quindi prendo il tutto, condisco e sbafo in due minuti.
Buon appetito!
Francesco




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