Ho spento la tv.
Ho spento la radio.
Speravo di poter smettere di pensare, ma invece no, perchè il cervello, grazie a Dio, non si può spegnere.
Continuo a pensare, a quella ragazzina, che dopo tre mesi, hanno ritrovato.
Penso.
Penso a lei, ma lei oramai non appartiene più a questo mondo.
Penso ai suoi genitori.
Penso che se succedesse a me vorrei morire.
Spererei di morire, pregherei di morire pur di non dover passare un'atrocità del genere.
Penso e mi chiedo: perchè?
Mi viene solo una gran rabbia ma la risposta non la trovo e non credo ci sia in questo genere di follia e in molte altre del nostro mondo veramente balordo a volte.
E allora?
Allora non c'è via d'uscita?
Siamo destinati ad avere paura?
Paura di tutto, di far uscire i nostri figli da soli, paura del diverso, paura dell'uguale, paura di tutto e di niente...
Penso di no.
Io non voglio avere paura.
Io voglio avere fiducia.
Voglio avere fiducia e speranza.
Nella gente.
Gente come me e come la stragrande maggioranza dell'umanità.
Gente umana, che vive civilmente, che vuole bene ai suoi simili, che ama e vive in pace con gli altri.
Penso che questo posso fare e possono fare tutti.
Volersi bene. Amare gli altri come se stessi.
Vivere la vita con rispetto, verso se e verso gli altri e tutto ciò che ci circonda.
Questo penso che posso fare.
Per quella ragazza, per la sua famiglia e per mille altre persone che sono vittime della follia di pochi.
Tutti i giorni ascolto questa brano cantato da Francesco Guccini che per me è una canzone di grande speranza negli uomini e nel futuro.
Dio è morto - Francesco Guccini
SAi in questi momenti è impossibile non pensarci....anche se non ho figli...ho pensato molto al terrore che deve avere provato...all'angoscia , all'immenso dolore dei suoi genitori...e poi inevitabilmente penso a tutti quei ragazzi scomparsi e ai loro familiari...di cui noi non sappiamo nulla..e mi ritrovo un buco nero nel cuore!!!
RispondiEliminaUn abbraccio, Flavia
Per me è stato sempre difficile capire il perchè accadano certe cose... perchè un essere umano arriva a commettere atrocità verso un altro essere umano... mi è impossibile mettermi nei suoi panni per capirne la follia.
RispondiEliminaC'è un film che guardo spesso: Il processo di Norimberga. la risposta dello psicologo Gustave M. Gilbert mi colpì molto. Domandandogli se, stando con uomini che avevano torturato e sterminato milioni di persone, si fosse fatto un’idea di cosa fosse il male, disse che credeva che il male sia costituito dalla mancanza di empatia.
Chi fa del male (fisico e psicologico) non è capace di “sentire” il dolore dell’altra persona. E’ l’unica spiegazione (non giustificazione) che riesco a darmi.
L'empatia ci salverebbe dalla follia...
Cara Flavia teniamoci strette in questo abbraccio...
RispondiEliminaCara Barbara, credo sia vero ciò che dici.. ci sono persone incapaci di sentire.. e non sto parlando dell'udito.. per fortuna che per uno che è sordo ce ne sono milioni che sentono benissimo ed è questo che mi dà la forza di pensare che i sordi prima o poi si estingueranno!