giovedì 31 marzo 2011

Verdure al forno


Voglia di primavera, voglia di uscire in maniche corte, di riporre finalmente nell'armadio il giubbotto di pelle e l'odiata sciarpetta proteggi cervicale, che  se non ce l'hai (la sciarpetta) la prima ventata d'aria che ti prendi, ti rovina...
E visto che ancora la primavera arranca mi accontento dei colori delle verdure che ho cucinato; zucchine, peperoni, insalata belga. Tutto al forno... ummm che profumino!!

Ingredienti:
4 zucchine
3 caspi di insalata belga
peperoni gialli, rossi e verdi
Olio d'oliva
Pane grattugiato
Sale - Pepe

Preparazione:
Lavate le zucchine, spuntatele e tagliatele per il lungo a fette più o meno della stessa larghezza.
Disponete le fette sulla placca del forno protetta da un foglio di carta forno.
Spolverizzate le zucchine con un po' di sale, pepe e pane grattugiato.
Anche un filo d'olio d'oliva.
Lavate i peperoni e tagliateli a listarelle togliendo i semini interni.
Disponete sulla placca da forno e spolverizzate con un po' di sale e un filo d'olio.
Tagliate i caspi di insalata belga in quattro parti o più se sono molto grandi.
Disponete sulla placca da forno e spolverizzate con un po' di sale, pepe e un filo d'olio.
Mettete a cuocere in forno prima i peperoni e la belga a 200 gradi per 20 minuti.
Infornate anche le zucchine e fate cuocere per 15 minuti o più se non sono ancora pronte.

mercoledì 30 marzo 2011

Crostata alla marmellata di frutti di bosco e crema di Mezzaluna


E anche l'ultima lezione è finita... 
Di cosa?
Corso di sfoglia!!
Prima sera Tagliatelle, seconda sera Tortelloni, terza sera Tortellini! 

Ecco le tagliatelle, slurp!!

La bolognesità racchiusa in tre serate ^__^
Visto che i saluti mi rendono triste, avevo portato con me metà di questa crostata perchè, salutarsi davanti ad una fetta di torta almeno ti lascia un sapore dolce in bocca...
Voglio ringraziare tanto le maestre Rina e Carmen simpaticissime e brave, delle vere Sdaure bolognesi e saluto caramente Maria, che oltre a frequentare i corsi è anche maestra ed insegna la preparazione di Paella e Sangria. 
Un saluto particolare al trio Elisa, Marika e Nicola (che in realtà si chiama Stefano ma non ha mai confessato).
La ricetta della crema che volevo assolutamente provare l'ho presa qui dal blog di Flavia <<Mezzaluna>>.
L' ho trovato molto buona e delicata. 
Vi segnalo anche che Flavia ha indetto un interessante contest con premi ricchissimi, se volete curiosare andate qui.

Ingredienti:
Per la pasta frolla
350 gr di farina
80 gr di zucchero (io ho usato 20 gr di zucchero di canna)
2 uova
70 gr di burro
mezza bustina di lievito

Per la crema 
mezzo litro di latte
70 gr. di zucchero a velo
1 tuorlo
30 gr di fecola o amido di mais
mezzo limone

Procedura:
Togliete il burro dal frigorifero e tagliatelo a dadini.
In una ciotola mescolate gli ingredienti per la frolla usando la punta delle dita fino ad arrivare a formare una palla di pasta. 


Lo zucchero di canna donerà alla pasta frolla un bell'aspetto abbronzato.
Avvolgete la palla di pasta nella pellicola trasparente e mettete in frigorifero per mezz'ora.
Intanto potete preparare per la crema.
In una ciotola mescolate con una frusta il tuorlo d'uovo, lo zucchero e un pochino di latte cercando di stemperare bene.
Unite la farina e mescolate bene per non far venire grumi.
Aggiungete il latte piano piano e mettete il tutto in una casseruola.
Accendete il forno a 180 gradi.
Riprendete la pasta frolla e tiratela con il mattarello.
Mettete sotto della carta da forno così potrete trasportare il tutto dentro la vostra teglia per la crostata.


Ponete la pasta dentro la teglia e riempitela con la marmellata. 
Io ho usato i frutti di bosco ma naturalmente vi potete sbizzarrire con i gusti che più vi piacciono.


Mettete in forno e fate cuocere per mezz'ora.
Quando manca un quarto d'ora alla cottura finale della crostata cuocete la crema.
Mettere la casseruola sul fuoco (dolce) e portate ad ebollizione la crema.


Io per mescolare ho usato un mezzo limone infilzato su di una forchetta, così mentre si mescola rimane l'aroma di limone nella crema e poi, delizia delle delizie, alla fine, si può leccare la crema sul limone....
Fate cuocere la crema mescolando sempre, stando attenti che non si attacchi e non si bruci.
Togliete dal fuoco e coprite o con la pellicola trasparente oppure passate sopra la superficie della crema con una noce di burro così non si formerà la crosticina dura.
Sfornate la crostata e fatela raffreddare per 10 minuti.
Versate la crema sopra la marmellata e fate raffreddare.

Quando sarà tutto a temperatura ambiente mettete in frigorifero.


Fredda è più buona ma anche calda non era niente male.... ^____^

venerdì 25 marzo 2011

Pinza alla marmellata


La pinza,  una specie di cannellone di pastafrolla ripieno di marmellata di prugne o di mostarda!!
La mia mamma mi ha detto che la pinza è un dolce tipico di Bologna, comunque, tipico o non tipico, è una vera bontà ^__^


Ingredienti:
2 uova
100 gr di burro
200 gr di zucchero
350 gr di farina
1 bustina di lievito
Mezzo vasone di marmellata di prugne (io uso quella della marca "della Nonna")

Preparazione:
Preparate la frolla mescolando le uova allo zucchero, al burro tagliato a dadini e alla farina,  per ultimo il lievito. 
Mescolate velocemente con la punta delle dita aiutandovi con la farina se l'impasto diventa troppo appiccicoso.
Formate un panetto e mettete a riposare in frigorifero per mezzora.
Quando il panetto si sarà un po' solidificato stendetelo in un rettangolo un po' più piccolo della ruola da forno. 
Stendete la pasta direttamente sulla carta da forno perchè altrimenti spostarla sarà impossibile.
Spalmate sulla pasta la marmellata aiutandovi con un cucchiaio.

Chiudete la pinza aiutandovi con la carta da forno. Portate il lato lungo della pasta verso il centro e ricopritelo con il lato opposto. Guardando la foto forse è più chiaro.

Spennellate con latte e cospargete con zucchero a granella o semolato (facoltativo).
Mettete in forno preriscaldato e cuocete per mezz'ora a 180°.

Se vedete che si colorisce troppo coprite con un foglio di alluminio 10 minuti prima della fine della cottura.
Tagliate a fette e gustate con un buon bicchiere di vino bianco dolce.


La pinza si conserva benissimo anche per una settimana e sembra sempre come appena sfornata.

lunedì 21 marzo 2011

Rotolini di bresaola e Philadelphia


La bresaola è un alimento sano, che alla persone anemiche come me fa benissimo.
Per questo motivo nel mio frigorifero c'è sempre una vaschetta con un paio di etti di questo buon alimento.
Un altro alimento sempre presente nel mio frigorifero è il formaggio spalmabile tipo Philadelphia.
E' un formaggio versatile, che si può usare per fare degli ottimi dolci oppure semplicemente spalmato sul pane come antipasto sfizioso, pranzo veloce, merenda golosa.
Questo è un piatto che di solito faccio in estate, quando fa caldissimo e non ho voglia di accendere i fornelli.
E' veloce, fresco e lo può preparare anche chi non ha nessuna dimestichezza con la cucina e il cucinare.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Mamma Papera's Blog <<In 20 minuti o meno, ricette speed>> nella sezione dei secondi piatti.

In 20 minuti o meno - ricette speed

Ingredienti:
Bresaola
Philadelphia
sale
olio d'oliva

Preparazione
Stendere su ogni fetta di bresaola un po' di formaggio philadelphia aiutandovi con un coltello.
Se vi piace potete condire il formaggio con un filo d'olio e un po' di sale o pepe o altra spezia a piacere.
Arrotolare le fette di bresaola a formare degli involtini.
Se li servite come antipasto potete tagliale i rotolini in due e infilzarli con degli stecchini così che le persone di possano servire senza toccarli con le mani e senza l'aiuto delle posate.
Se invece li servite come secondo piatto, disponete i rotolini a raggera e bagnate la bresaola con un filo d'olio d'oliva.


Penso che per preparare questo piatto servano 10 minuti di tempo, quindi vi rimangono altri 10 minuti per rilassarvi sorseggiando un buon bicchiere di vino ^_^

giovedì 17 marzo 2011

Spuntature di maiale al pomodoro

Cercate una ricetta per una cenetta leggera?
Cambiate blog, perchè questo post non fa per voi.
Oggi parliamo di spuntature, costoline, ossettini, non so come li chiamate a casa vostra.
Quelle belle ossicine di maiale ricoperte da quella carne succulenta... un po' grassina va bhè l'ammetto, però succulenta.
Si solito si fanno alla brace, alla griglia, ma, visto che fuori c'è un tempaccio da cani e la griglia non si può fare le ho fatte al tegame con un bel sugo di pomodoro così dopo si può fare la scarpetta, lo scarpone e lo stivalone ^____^


Ingredienti
spuntature di maiale
passata di pomodoro
vino rosso o bianco
sale

Procedimento
Sgrassare le costoline togliendo con un coltello affilato tutte le parti di grasso che riuscite.
Far scaldare una padella antiaderente e mettervi a rosolare le spuntature.
Farle rosolare da tutte e due i lati e poi aggiungere un po' di vino (rosso o bianco) e far sfumare a fiamma alta. 
Quando il vino è evaporato aggiungere il pomodoro e abbassare la fiamma coperchiando la padella.
Assaggiare per il sale.
Far cuocere per 1 ora a fiamma bassa, le costoline devono risultare morbidissime con la carne che si stacca facilmente dall'osso.

martedì 15 marzo 2011

Penne pomodoro e basilico


Che cos'è l'alimento che più vi manca dell'Italia quando siete all'estero?
Per me è sicuramente la pasta.
Sono stata in Francia, in Grecia, in Spagna, in Inghilterra, in Tunisia.
E ogni volta, dopo un paio di giorni, incominciavo a sognarmi la pasta.
Un bel piatto di tagliatelle al ragù, degli spaghetti alla carbonara, delle sugose penne all'arrabbiata.
E' inutile, quando penso a casa, penso alla pasta.
Per me Italia = pastasciutta.
E penso che, per gli italiani che stanno all'estero, mangiare la pasta sia un modo per sentirsi di nuovo a casa.
E, in occasione della festa dell'Unità di Italia di giovedì 17 marzo, io scelgo questo piatto per rappresentare il nostro tricolore.

Il verde del basilico, il bianco delle penne, il rosso del pomodoro.

Buon appetito Italia!!

Ingredienti:
Penne
Passata di pomodoro
cipolla
Mix aglio e peperoncino in polvere
foglie di basilico

Preparazione:
Mettere a bollire l'acqua. Al bollore salare.
Affettare la cipolla sottile sottile.
Far soffriggere un pochino in olio d'oliva.
Unire il pomodoro.
Unire il mix di aglio e peperoncino.
Sentire per il sale.
Scolare la pasta e condire con il pomodoro guarnendo con le foglie di basilico.

Con questa ricetta partecipo al contest di La Cucina di Antonella "Ricetta per un'Italia unita".

Ricetta per un'Italia unita

domenica 13 marzo 2011

Muffin alla marmellata

Ho preparato due muffin da mangiare quando ho finito di scrivere questo post...

è tutta la settimana che ci provo e alla fine ce l'ho fatta!!
Finalmente dei muffin con la marmellata che se ne sta bella al centro senza spadellarsi sul fondo del cestino di carta!!
In questa settimana di prove e ricerche su internet mi sono fatta un po' una cultura su "come si fa il muffin".
Regola n. 1
mischiare tutti gli ingredienti liquidi e tutti gli ingredienti solidi in tue ciotole separate
Regola n. 2 
quando si uniscono i due composti si mescola poco, giusto il tempo per amalgamare il tutto
Regola n. 3
se usate i pirottini di carta inseriteli all'intero degli stampini di aluminio altrimenti il muffin si allarga e "dilaga"
Regola n. 4
non riempite troppo i pirottini altrimenti il muffin deborderà da sopra sbrodolando fuori, diciamo per 3/4 del pirottino
La ricetta l'ho presa da questo blog e l'unica variante che farò la prossima volta sarà quella di aggiungere un pochino di zucchero in più!

Slurp, tutta questa marmellata...


Ingredienti
250 gr di farina
100 gr di zucchero
3 cucchiaini di lievito
1 uovo
200 ml di latte
60 ml di olio di semi
Marmellata (io ho usato quella di mirtilli)

Ops... ne è sparito metà!


Procedura
Accendere il forno a 200°.
In una ciotola mettere l'uovo, il latte e l'olio e mescolare.
In un'altra ciotola mettere la farina, lo zucchero e il lievito e mescolare.
Unire gli ingredienti liquidi a quelli secchi e mescolare il minimo indispensabile.
Io non ho gli stampini da muffin quindi uso i pirottini di carta che inserisco all'interno degli stampini di aluminio.
Riempire i pirottini per i 2/3 e aggiungere una cucchiaiata abbondante di marmellata.
Non importa coprire con altro impasto perchè durante la cottura la marmellata affonderà un pochino.
Cuocere per 20 minuti a 200°.

Ecco, ho finito di scrivere... ma è finito anche il muffin! Per fortuna ce ne è un altro...

venerdì 11 marzo 2011

Crostata di ricotta e marmellata di mirtilli


Non so, l'ho inventata lì per lì, volevo fare un dolce con la ricotta che non avevo mai fatto, volevo assaggiare la marmellata di mirtilli che avevo comperato dal mio fornaio di fiducia.
E' venuta fuori una crostata gradevole, migliorabile sicuramente ma gradevole.
Spero di ricordarmi per bene tutti gli ingredienti...



Per la frolla
250 gr di farina
50 gr di farina di mandorle
2 uova
70 gr di burro
80 gr di zucchero
mezza bustina di lievito

Per la farcia
Marmellata di mirtilli
250 gr di ricotta
1 uovo
50 gr di zucchero



Preparazione:
Mischiare le due farine, unire il burro ammorbidito, l'uovo, lo zucchero e il lievito e mescolate velocemente formando una palla che avvolgerete con la pellicola trasparente e farete riposare in frigorifero per mezz'ora.
Nel frattempo preparata la farcia.
Mescolate delicatamente la ricotta allo zucchero e all'uovo.
Riprendete la pasta frolla e stendetela su una ruola tonda tenendo da parte un pochino di pasta che servirà a fare le strisce decorative.
Stendete una dose generosa di marmellata di mirtilli sulla pasta frolla e poi la crema di ricotta.
Guarnite con le striscioline di pasta che avete tenuto da parte.
Cuocete in forno già caldo a 180° per 40 minuti.

mercoledì 9 marzo 2011

Frittata di Cavolfiore e Feta

Allora, a me il cavolfiore piace proprio poco... quando lo cucini fa quella puzzina che ti appesta la casa e poi io lo digerisco pure male...
Insomma, mi sta un po' antipatico.
Però, è una verdura di stagione, fa bene alla salute e così, mangiamolo...
Ho trovato questa ricettina che me lo ha rivalutato.
Il sapore della feta smorza quello del cavolfiore e con l'uovo viene fuori un bel piatto unico.
E visto che è un piatto unico ripartecipo al contest di Eleonora del blog Burro e Miele sui Piatti Unici

I piatti unici - Blog Burro e Miele


Se anche a voi il cavolfiore vi sta un po'... sul cavolo, provate a farlo così:

Ingredienti:
1 cavolfiore piccolo
6 uova
feta 200 gr
1 rametto di prezzemolo
olio d'oliva
sale - pepe

Preparazione
Cuocete a vapore per 10 minuti il cavolfiore che avrete precedentemente lavato e diviso nel vari fiori.
Lavate il prezzemolo e tritatelo grossolanamente.
Sbriciolate un pochino la feta.
Sgusciate le uova e sbattetele con un forchetta ma solo per mescolarle un pochino perchè se le mescolate troppo poi diventano gommose una volta cotte.
Unite la feta e il cavolfiore cotto al vapore.
Regolate di sale e pepe.
Fate scaldare il forno a 180°.
Versare il composto in una teglia tonda imburrata oppure rivestita di carta da forno.
Cospargete sulla superficie il prezzemolo tritato.
Infornate per 25 minuti finchè la superficie diventa dorata.

martedì 8 marzo 2011

Torta di mele.... fiorita

La ricetta base di questa torta di mele è della Signora Giuliana Morselli e l'ho presa da un libro molto carino che si chiama <<Donne e Ricette dalla Prateria Bolognese>>.
La decorazione "floreale" delle mele (messe a raggiera come i petali  di una rosa) invece è mia.
Ho fatto anche una piccola variante aggiungendo una manciata di uvetta passa che se non vi piace potete togliere.


Ho diminuito anche la quantità di burro e di zucchero ed ho aggiunto il limone e lo zucchero sulle mele.


Buona festa della donna!!

Ingredienti:
250 gr di zucchero
70 gr di burro
350 gr di farina
3 uova
mezza buccia di limone grattugiata
1 bustina di lievito per dolci
3 mele
una manciata di uvetta passa
1 limone e 2-3 cucchiai di zucchero per glassare le mele

Preparazione
Mettere a mollo l'uvetta per farla rinvenire un po'.
Sciogliere il burro a fuoco dolce.
Mescolare lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, e le uova.
Aggiungere il burro fuso intiepidito e la farina setacciata insieme al lievito.
Aggiungere l'uvetta avendo cura di strizzarla un po'.
Mescolare bene e poi versare in una teglia tonda da forno.
Tagliare le mele a spicchi uguali (più o meno) e decorare la torta come più vi piace.


Prendere un limone e spremerlo sugli spicchi di mela.
Spolverizzare con abbondante zucchero.
Così in cottura si formerà una deliziosa crosticina.


Domenica allo Stadio a vedere il Bologna

Immagine del settore dei distinti presa dal sito del Bologna FC

Ci sono certe emozioni che purtroppo, mi rendo conto, si dimenticano un po'.
A me, aiuta molto scrivere. Lo facevo anche a scuola, quando dovevo studiare, facevo dei riassunti, così le nozioni mi rimanevano più in testa.
Non che questo sia il riassunto di una giornata, ma più semplicemente un ricordo scritto, che penso mi piacerà rileggere fra qualche anno, quando magari le situazioni saranno diverse, e forse anche io sarò cambiata.
La faccio corta anche se è lunga.
Domenica pomeriggio sono andata allo stadio a vedere la partita del Bologna.
I biglietti costavano pochissimo, 1 euro per un posto in curva e 2 euro per un posto nei distinti.
Le previsioni del tempo mettevano sole e 14 gradi anche se solo mercoledì e giovedì qui nevicava mica poco.
Premessa.
Non sono una gran frequentatrice dello stadio, ci vado al massimo una volta all'anno a vedere l'ultima o la penultima di campionato. Di solito in quelle occasioni lo stadio è abbastanza vuoto, siamo avanti con la stagione, fa caldo e la gente preferisce andarsene a fare la gita fuori porta.
Domenica invece, complice il sole, complice la vittoria con la Juventus a Torino per 2 a zero, complice il prezzo popolare del biglietto, lo stadio era pieno strapieno, di gente ben disposta a godersi una bella partita del Bologna.
Curva Andrea Costa al completo

Io, il papi, mio figlio e un amichetto di mio figlio siamo belli compressi nei distinti zona B, in pieno sole, proprio davanti alla tribuna. Mi perdo a guardare la curva Andrea Costa piena zeppa di tifosi sciarpati rosso-blu che festeggiano le 100 partire nel Bologna del capitano Marco Di Vaio, faccio mille foto, di qua, di là, alle bandiere, alla Curva, alla Torre di Maratona insomma, una gran festa.
Torre di Maratona

Quando viene letta la formazione sento che mi sale un gran magone in gola. Non so se sapete come viene letta la formazione di una squadra; lo speaker legge il ruolo e il nome di battesimo del giocatore e tutto lo stadio urla il cognome. Bhe... domenica c'era davvero tutto lo stadio ad urlare i nomi dei giocatori e quando hanno chiamato Marco, c'è stato un boato di gente che ha gridato: DI VAIO!!



La partita inizia, il Cagliari è una buona squadra, di media classifica ed ha giocatori giovani già in via di convocazione per la nazionale. Il Bologna segna su calcio di rigore, poi viene raggiunto dal Cagliari ed infine sorpassato. Mio figlio, dal largo sorriso del risultato di vantaggio di una rete a zero è passato ad un broncio nervoso ed ora dimostra tutto il suo dissenso. E' un bambino abbastanza emotivo, e la frustrazione viene fuori tutta nell'atteggiamento tipico dei bimbi. Vorrebbe andare via, non vuole stare lì a soffrire, non vuole vedere la sua squadra perdere, e un pochino lo capisco.
E' una bellissima giornata, il sole, il caldo, tutte quelle persone a tifare, sperare, incitare e purtroppo si perde...
Siamo oramai alla fine, forse al novantesimo. 
Il Bologna gioca con quasi tutti attaccanti, la curva non smette di cantare il coro: fino alla fine forza Bologna!
Tutto il pubblico balza in piedi, come fosse un sol uomo ogni volta che c'è una pur minima occasione da gol.
Ma oramai è quasi finita, ci sono i minuti di recupero.
Dopo un paio di azioni sbagliate tutto il Bologna si riversa nell'area del Cagliari, portiere compreso.
Quando vedo appunto Viviano, il portiere del Bologna, abbandonare la sua porta e correre in attacco capisco che i giocatori voglio segnare, non vogliono uscire dallo stadio sconfitti, vogliono segnare per noi!!
Un gran mischia, Viviano si lancia in tuffo quasi a voler mettere la palla in porta con le mani, ma la porta non è la sua, e dopo mille rimpalli, noi possiamo esultare, è gol!

Il gol del 2 pari di Ramirez (da notare la presenza di 2 portieri..)
Piango, un pochino, mentre rido, salto, esulto, grido. Quasi abbraccerei quello seduto a fianco a me che mi ha fumato addosso tutto il tempo!! Mio figlio piange a dirotto, per lui, la felicità si rivela nelle lacrime e io gli strofino i capelli e lo guardo e sento che gli voglio un gran bene....
La partita è finita. Abbiamo pareggiato ma è come se avessimo vinto lo scudetto.
Domenica il dodicesimo giocatore in campo è stato il pubblico...
Da rileggere fra 10 anni, quando il logorio della vita moderna mi avrà fatto scordare tutto di quella giornata.


Aggiornamento al post con il commento emozionale alla partita del Papi:
Il sacro ed il profano
La macchina l’ho messa là sul viale come al solito, là dove la mise mio padre la prima volta che mi ci portò. 
Perché la partita inizia qui in quella lunga passeggiata a fianco del Cimitero della Certosa (il più grande e antico di Bologna) fra tanti altri tifosi impazienti che parlano del Bologna, però sottovoce quasi in ossequio ai morti. 
E poi lo stadio, il tempio pagano. 
Quello non è cambiato, la torre di Maratona, lassù la basilica di San Luca, l’acqua Cerelia e 25.000 facce che seguono in sincrono un pallone. 
E poi la coreografia della curva, l’ansia dell’inizio, la gioia del vantaggio, lo sconforto del pareggio fino alla depressione di una sconfitta che è lì ormai vicinissima. 
Ma poi l’incredibile succede, il gol perfetto all’ultimo palpito. 
E’ gioia vera irrefrenabile e coinvolgente fino alla sensazione di benessere mentre ordinatamente lo stadio si svuota. 
Dal tempio pagano di nuovo alla sacralità della Certosa, questa volta da dentro, con un saluto alla tomba di Carducci, bolognese eloquente, ripensando a mio figlio commosso, come me, 30 anni fa. Appunto il sacro ed il profano.

 

lunedì 7 marzo 2011

Insalata Belga al forno (ricetta di Gianni e Barbara)


Ancora un contorno sfizioso che ho potuto gustare grazie a Gianni ed a Barbara.
Dopo i peperoni, che trovate qui, adesso è la volta dell'insalata Belga al forno. 
L'ho trovata una piacevole novità poiché io la Belga l'ho sempre e solo mangiata cruda, con olio e sale e mi piaceva anche pochino.
Al forno mi sconfinfera di più e inoltre piace anche a chi cruda non l'avrebbe mai mangiata!
E' semplicissima e si fa così:

Ingredienti:
2 caspi di Insalata Belga
sale 
pepe
Olio d'oliva

Preparazione:
Tagliare in quattro spicchi ogni caspo di insalata dopo aver tolto le foglie un po' rovinate.
Disporre sulla teglia da forno spolverizzando con sale, pepe e passando un bel filo di olio d'oliva.
Mettere in forno già caldo a 200 per circa 30 minuti.


E' buona sia appena sfornata che fredda.
Aggiungete ancora un filo d'olio se vi sembra asciutta e gustate!

sabato 5 marzo 2011

Bourguignonne del sabato sera


I primi tempi in cui abbiamo messo su casa, tutti i sabati sera avevamo amici a cena, un po' perché eravamo gli unici a vivere da soli, un po' perché andare fuori costa sempre un po', alla fine, di driffo o di draffo eravamo sempre almeno in sei a ballare l'alli galli a casa nostra...
E visto che mica sempre potevo stare tutto il pomeriggio a spignattare per la cena, alcune volte preparavo per fare la Bourguignonne.
L'avete mai fatta?
Ci vuole una specie di pentolino che va appoggiato su un supporto per tenerlo sollevato e sotto il pentolino va posizionato un piccolo fornelletto alimentato ad olio combustibile.
Dentro al pentolino di norma ci si mette l'olio e ci si friggono dei cubettini di carne che vengono infilzati su appositi spiedini di metallo.
Io per fare la cena più light uso il brodo al posto dell'olio.

Pentolino sul fornello per portare ad ebollizione un ottimo brodo di gallina

Come carne da cuocere di solito uso il petto di pollo, il lombo di maiale e la salsiccia luganiga che è più sottile e fa prima a cuocersi.

Tagliate la carne a cubetti o fatelo fare al macellaio

Adesso che gli amici sono tutti figliati e se ne stanno ciascheduno alla ciaschesua casa, la Bourguignonne la preparo per noi tre perché a mio figlio piace tanto questa cosa degli spiedini nei quali infilzare la carne. 
E' una cena di attesa, un po' perché la carne ci mette qualche minuto a cuocersi e un po' perché ci sono sei spiedini quindi puoi cuocere 2 pezzetti di carne a testa e quindi mangi poco alla volta.


La battaglia degli spiedini!!

Consiglio di accompagnare la carne con verdure fresche da sgranocchiare mentre aspettate che il vostro bocconcino di carne sia pronto, tipo carote, finocchi, sedano o quello che più vi piace.

Sbizzarritevi nella scelta delle salsine da accompagnamento alla carne

Insieme alla carne potete poi aggiungere delle salsine sfiziose, alle olive oppure piccanti, ai funghi, al tartufo, ai peperoni o ai carciofi, insomma, largo alla fantasia.

Potete usare la carne che più vi piace, manzo, pollo, maiale o vitello.
Calcolate che ve ne sia almeno 200 gr. a testa. 

Io ho usato questa:
Petto di pollo tagliato a dadini
Lombo di maiale tagliato a dadini
Salsiccia Luganiga tagliata a tocchetti

Procedimento:
Mettete sul fornello normale la pentolina con il brodo (o l'olio) e portate ad ebollizione.
Tagliate la carne se avete comprato dei pezzi interi e disponetela su di un piatto.
Quando il brodo bolle trasferite il pentolino sul fornelletto che avrete già acceso e messo sulla tavola e incominciate ad infilzare i vostri pezzetti di carne e lasciateli cuocere per 4-5 minuti.
Conditeli a piacere con salsine.
Buon Appetito e buon divertimento!! 
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